• User Attivo

    Villa Doria Pamphilj: un restauro dovuto

    Risale a pochi giorni fa? la notizia con la quale il vicesindaco di Roma Cutrufo ha spiegato gli interventi volti alla tutela di uno dei giardini più belli di Roma: il parco del Gianicolo.
    Situato sull?omonimo colle il parco con i suoi 180 ettari rappresenta la zona verde più ampia della capitale italiana includendo al suo interno anche un querceto e numerose piante di recinzione a racchiudere questo splendido patrimonio. Conosciuto meglio con il nome di Villa Doria Pamphilj l?unica variazione effettuata al suo perimetro è stata quella dovuta al ?taglio? per l?apertura di via Olimpica. La villa è divisa principalmente in tre parti: il palazzo e i giardini chiamati pars urbana, la pineta ossia la pars fructuaria e la tenuta agricola chiamata pars rustica.
    Risalente all?epoca romana come gran parte della città Villa Doria Pamphilj rappresenta con Villa Ada uno dei due polmoni verdi della città. Affascinante per storia e leggende che sono ambientante al suo interno questo parco sarà obiettivo di un restauro vegetazionale che lo rimetterà a nuovo mettendolo così in maniera completa a disposizione dei cittadini. L?edificio più antico della villa sorto lungo la via Aurelia è noto come ?Villa Vecchia? esisteva già nel 1630 quando la tenuta venne acquistata da Panfilo Pamphilj. Tra il 1644 e il 1652 sotto il Pontificato di Innocenzo X Pamphilj venne costruita anche la parte nuova. Proprio questa villa inoltre fu teatro delle più celebri battaglie per la difesa della Repubblica Romana. Nel 1985 la villa fu unita alla vicina villa Corsini e tutto il complesso divenne una grande azienda agricola con coltivazioni e piante da frutto.
    Iniziarono poi nel 1939 gli espropri da parte del Comune di Roma e il nucleo centrale fu acquistato dallo stato italiano definitivamente ne 1957 con l?apertura al pubblico nel 1972. Solo la Cappella funeraria della famiglia Doria- Pamphilj, opera di Odoardo Collamarini, rimane di proprietà privata.

    L?intervento che si andrà a fare all?interno del parco per rinvigorirlo è dovuto a differenti necessità di manutenzione di cui ha bisogno a partire dalla disinfestazione delle piante di Ailantus che praticamente hanno reso inagibile buona parte del territorio. Dopo questo lavoro di disinfestazione si procederà al rinfoltimento della vegetazione della villa attraverso la piantagione di piante da giardino e siepi in modo da valorizzare il patrimonio cittadino di alberi monumentali che da sempre abitano questo parco. In particolare molto ampio è al suo interno il querceto che in quanto storico e famoso era in particolare rischio di infestazione e per questo andava protetto in particolar modo con l?abbellimento di ulteriori arbusti da fiore. Tutti questi lavori saranno svolti anche per favorire il recupero della monumentale scarpata che collega la terrazza al viale Parco di Villa Corsini.

    Sicuramente questa ristrutturazione è dovuta al parco sia perché sia più utilizzabile da parte dei cittadini sia per rivalorizzarlo con il recupero delle zone più bistrattate ma anche per la sistemazione delle infrastrutture che lo rendono un luogo unico da parte dei cittadini per svago, attività fisiche o relax.
    A cura di Martina Celegato
    Prima Posizione Srl
    Marketing on line