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Sulla data certa abbiamo detto tutto ormai e Bryan_Fury ha sintetizzato bene il problema. Non è un obbligo. E' l'unico mezzo che attesta sicuramente la data del DPS, che comunque una data la deve avere per forza.
Sulla "Probabile" assenza della sanzione per il DPS in ritardo possiamo essere d'accordo (e l'ho anche detto in precedenza) ma devo smentire criceto quando dice che l'ispettore non ha l'ultima parola. Purtroppo per il cliente invece ce l'ha. La legge la fa e la chiarisce (non sempre) il garante ma la applica l'ispettore. Se al cliente non sta bene quanto scritto sul verbale può sempre contestare ma penso che sappiamo tutti cosa significhi. Per questo rinnovo la domanda di Bryan_Fury: te la sentiresti di evitare una semplice PEC?Dal punto di vista strettamente legale: che l'autocertificazione possa essere fatta sul momento è quanto di più illogico a mio avviso ci possa essere, proprio perchè va a sostituirsi ad un atto che segue tempistiche ben precise. Normalmente, quando si modifica qualcosa in una legge, si mantiene fermo ciò che non è stato espressamente cambiato. Perchè qui dovrebbe essere diverso? E poi: se non la fai sei sanzionabile (e qui penso che siamo tutti d'accordo) ma se puoi tranquillamente farla davanti all'ispettore allora sarebbero sanzionabili solo coloro che si rifiutano di farla al momento. Onestamente non vedo come ciò sia possibile. (mie opinioni s'intende)
P.S. Criceto scrive "la baggianata della data certa che si continua terroristicamente a proporre al volgo."
Faccio notare che a sostenere l'opportunità della data certa siamo due consulenti con una propria professionalità e che non abbiamo nessun fine terroristico al riguardo. Seppur con pochi messaggi all'attivo sto cercando di dare un contributo senza offendere nessuno e mi sembra che Bryan_Fury stia facendo lo stesso. Per me la cosa finisce qui ma non vorrei che i toni si alzassero nuovamente.
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Ragazzi ragazzi... certo che le temperature qui si alzano subito!
E' se vi trovaste in un convegno dove si discute di DPS che fate? Vi menate davanti alla folla?Su dai.. cercate di chiarirci, almeno voi del settore, cosa è giusto e no... e gli animi bollenti mettiamoli da parte (come dice anche la linea editoriale di GT)
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Criceto scusami ma non vorrei essere preciso fino all'eccesso ma, credo di parlare a nome di tutti quelli che - come nel mio caso - fanno ricorso al parere professionale esterno di chi più di noi comprende e tratta questi argomenti:
è vero che il settore Leggi Italiane è tanto complesso quanto facile da interpretare con errori, ma, scusandomi anche per questo "parlare senza peli sulla lingua" mi chiedo ancora una volta:
ma un utente che entra in questa discussione cosa va a pensare? e parlo anche di utenti che magari seguono da tempo il forum di giorgiotave...
E' vero che ad ogni modo non si può considerare il forum, qualsiasi forum, come punto di informazioni certe eventualmente utilizzabili come prova davanti ad eventuali contestazioni da parte di ispettori o altro, ma visto che nel forum sono presenti categorie così delicate, dove è possibile ricevere almeno minime delucidazioni, vorrei capire:
cosa deve arrivare a pensare una persona, che ignorante in materia, si mette completamente nelle vostre mani sperando che almeno qui riceverà qualche risposta alle sue domande? Risposte che se paragonate insieme lasciano comunque il dubbio?
Alla fine come ho detto si discute e si cerca di comprendere quale possa essere la strada migliore e corretta. E non vorrei essere compreso in modo errato ma se in questa discussione intervengono 3 persone che dicono di "trattare questo argomento professionalmente" ma già queste 3 persone arrivano a "litigare sul chi ha ragione o meno"... capirai che tutta la discussione perde completamente serietà...
Non credo sia questo il giusto modo di supportorare chi in ricerca di supporto. Non mi pare corretto nemmeno il "me ne lavo le mani" avanzato ora con il consiglio > suggerire a chi ha dubbi di rivolgersi ad esperti del ramo visto che, non vorrei ricordarlo, già qui voi vi siete firmati come "esperti del ramo offrendo ai vostri clienti un tale supporto". Allora mi chiedo: ma cosa dite ai vostri clienti?
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@criceto said:
Non posso quindi che suggerire a chi ha dubbi di rivolgersi ad esperti del ramo e far fare a loro le pratiche relative e seguire scrupolosamente il loro dettato senza dimenticare di far firmare liberatoria e presa di responsabilità ai compilatori della pratica stabilendo in modo chiaro il diritto di rivalsa in caso di sanzioni, allora si che potrete stare tranquilli (almeno finanziariamente).
Partendo dal presupposto che la Responsabilità Penale è personale anche la civile per la legge è in capo al cliente e non al consulente. La prima è non delegabile per definizione , la seconda lo è per quanto scritto nel D.Lgs. 196 (hai trovato qualche passo del decreto che faccia riferimento al consulente? Da quando in qua i documenti della Privacy li firma il consulente?)
A mio avviso quindi non esistono liberatorie e/o diritto di rivalsa ma se mi indichi la fonte normativa mi posso informare.x one_to_one: hai ragione ad essere confuso.
Neanche il consulente più bravo e rinomato del mondo può darti la certezza di essere a posto al 100%. Secondo me ad articolo si risponde solo ed esclusivamente con articolo e, nel dubbio, tutelo il cliente interpretando nel modo più stringente possibile la legge.
Ma un altro consulente può essere talmente sicuro delle proprie idee da non ritenere di dover attuare quello che per me invece è fondamentale.
Non esiste un modo assoluto di vedere le cose, altrimenti non staremmo qui a parlare. Anzi proprio perchè siamo tre consulenti del settore portiamo avanti ognuno un nostro ragionamento basandoci sulla nostra formazione legale. Tu puoi solo leggerli tutti e tre ed arrivare ad una tua personale conclusione. Supporto migliore non penso si possa dare.
Personalmente ti garantisco che risponderò a tutte le tue domande come fatto fino adesso, ma ricorda sempre che è solo la MIA opinione.
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AleB non fraintendere il mio tono o quanto ho scritto.
Coem ho già detto per quanto riguarda la mia attività, il mio particolare caso ho già preso la decisione che ho ritenuto più giusta.
Però non nego di essere comunque interessato alla questione, anche rifacendomi alla mia passione/hobby di documentarmi anche sotto l'aspetto legislativo/fiscale del paese. Per questo continuo ad intervenire qui facendo altre domande o chiedendo chiarimenti o ancora cercando un punto in comune fra voi tre
So benissimo, infine, che qui si discute e si cerca di aiutare con il proprio parere, che è sempre ben visto ci mancherebbe
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No anzi, ti capisco in pieno.
A volte è frustrante per me che sono del settore cercare di capire, figurarsi per chi si avvicina come utente.
Fai benissimo ad informarti e a proporre dubbi e questioni. Inoltre le tue domande sono uno strumento utilissimo per chi come me ha necessità di avere sempre le idee chiare.
Se ne hai la possibilità quando chiedi informazioni fatti dire su cosa basano i loro ragionamenti i tuoi interlocutori. Per quanto sia autorevole chi ti parla, senza un riferimento normativo opponibile in sede di controllo "le chiacchiere stanno a zero".
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Una domanda: ma io ho litigato con qualcuno? Perchè a me sembrava di essere in una discussione dove stavo parlando in modo civile e tranquillo
a parte questo, è ovvio che ognuno anche tra chi tratta la cosa come consulente abbia visioni diverse, le hanno i giudici stessi su tanti temi, figuriamoci qua sulla questione privacy che ha una legge anche piuttosto scarna...
io però ripeto quanto ho cercato di dire anche nei precedenti post, ovvero per me i controlli sono pochi e quei pochi sono spesso a discrezione dell'accertatore; ho la sensazione (e ripeto mia e personale) che in caso di controllo, esibendo un dps "reale" che testimoni sia di essere in regola con i termini stabiliti, sia con le norme basilari, l'eventuale accertatore non penso vada a sindacare sulla virgola messa fuori posto... resto tuttavia molto scettico per quanto riguarda l'autocertificazione da produrre sul momento, che dubito fortemente un accertatore sarebbe lieto di accettare.
Purtroppo anche qua i casi sono pochi, leggevo (non ricordo dove però) che su circa 450 controlli in tutta italia lo scorso anno, circa 350 hanno preso sanzioni, quasi totalmente a causa della totale mancanza di dps... è per quello che penso che di fronte ad un dps redatto in tempo e con le giuste modalità, non ci dovrebbero essere problemi, con un'autocertificazione dubito, altrimenti anche i controllati avrebbero potuto farla sul momento...
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Ancora una volta quoto in pieno Bryan_Fury.
Purtroppo invece mi trovo a dissentire ancora una volta con Criceto e a chiedergli gentilmente di continuare ad intervenire sulla rivalsa perchè onestamente mi interessa molto.
Perdonami se adesso divento pedante ma devo chiarire la domanda, dato che evidentemente non sono stato in grado di farmi capire.
Una buona definizione di fonte giuridica è questa ""La fonte giuridica è ogni atto o fatto a cui l'ordinamento giuridico riconosce il potere di modificare o abrogare le norme giuridiche". In particolare le fonti sono queste: Costituzione, leggi ordinarie, leggi regionali, regolamenti, usi e consuetudini (in determinate circostanze). Le norme contrattuali non sono tra queste. Su tuo consiglio inoltre ho (ri)aperto il codice civile e ho (ri)letto l'art. 1321 c.c.. Come ricordavo definisce il contratto come l'accordo tra due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.
Ha forza di legge [solo] tra le parti quindi definirlo "riferimento normativo" è sbagliato, sia dal punto di vista legale che italiano del termine.
Detto questo se un consulente si accolla volontariamente, nel contratto eventuali sanzioni e spese a carico del cliente sono affari suoi. E' liberissimo di farlo. Certo che IN QUEL CASO il cliente fa rivalsa basandosi su una clausola espressa del contratto. Non in forza di legge.
Quello che chiedevo però era se nel diritto italiano esistesse una norma risalente ad una fonte del diritto (tra quelle tassativamente indicate) che assicuri il diritto di rivalsa. Il libero incontro delle volontà sancito dal contratto è tutt'altra cosa.
Cercherò di essere ancora più chiaro: se nel contratto tra me e il cliente NON c'è la clausola a cui fai riferimento a cosa può attaccarsi il cliente che ha pagato una multa? (premesso che ovviamente non c'è dolo da parte mia).
Non voglio assolutamente spingere oltre il limite questa questione ma esprimere un mio dubbio serio e sarei grato a chiunque volesse aiutarmi a chiarirlo.
L'avvocato ha una obbligazione di prestazione e il commercialista di risultato (non sono sicuro che per lui sia sempre così ma diamolo per scontato).
Noi consulenti che ufficialmente aiutiamo a compilare i documenti senza però sostituirci ai clienti dove ci collochiamo?P.S. Stiamo andando OT quindi forse sarebbe meglio aprire un nuovo topic. Ho risposto qui per seguire il filo del ragionamento ma se si intende continuare forse sarebbe meglio spostarsi.
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@one_to_one said:
......ma un utente che entra in questa discussione cosa va a pensare? ..........
...........cosa deve arrivare a pensare una persona, che ignorante in materia, si mette completamente nelle vostre mani sperando che almeno qui riceverà qualche risposta alle sue domande? Risposte che se paragonate insieme lasciano comunque il dubbio?
Alla fine come ho detto si discute e si cerca di comprendere quale possa essere la strada migliore e corretta. E non vorrei essere compreso in modo errato ma se in questa discussione intervengono 3 persone che dicono di "trattare questo argomento professionalmente" ma già queste 3 persone arrivano a "litigare sul chi ha ragione o meno"... capirai che tutta la discussione perde completamente serietà...
............. Allora mi chiedo: ma cosa dite ai vostri clienti?
Cerchiamo di capirci, questo è un forum di consigli, dove si discute di problemi di vario tipo, ognuno dando la propria interpretazione sulla problematica oggetto della discussione. Da nessuna parte si dice che qui si forniscono consulenze aventi valore di legge (anche perchè è vietato), l'invito è di appronfondire chiedendo agli esperti della materia contattandoli al di fuori di un forum, nei loro studi, dove parlano utilizzando il loro nome e cognome, e quindi sono responsabili di ciò che dicono, e in certi casi ne rispondono anche civilmente.
Poi, ovvio, se a forza di seguire un utente ritenete che quell'utente sia competente in una certa materia, allora potrebbe anche darsi il caso che finiate per fidarvi delle sue argomentazioni, ma il consiglio principale è sempre quello di approfondire il discorso, specialmente in presenza di attività commerciali, dove si rischiano sanzioni.
Non voglio dire che quello che viene scritto in un forum sono stupidaggini, tutt'altro, ma non può nemmeno essere accettato il discorso che le argomentazioni espresse in un forum possano sostituirsi ad un parere legale od una consulenza personalizzata svolta da un professionista che ci mette la faccia, il nome ed è responsabile di quanto asserisce.E questo senza nulla togliere ai professionisti e non che forniscono consigli sulla base delle loro esperienze, in maniera del tutto gratuita e disinteressata, pur non essendone tenuti, che vanno senz'altro ringraziati.
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Ciao bsaett
Immaginavo ed a dire il vero temevo un intervento simile seppure sono rimasto quasi mezz'ora fermo pensando se salvarlo o meno e ti spiego perchè alla fine ho pensato di salvarlo: come già ho potute vedere dalla risposta di AleB immaginavo che alla fine il significato del mio scrivere in quel modo sarebbe stato inteso, anche perchè non mi pare di aver mai scritto che una consulenza (chiamiamola "un parere" visto che di consulenza su un forum non è mai possibile parlare) potrebbe essere usata con valenza a tutti gli effetti di legge... come hai detto tu, giustamente anche essendo del settore, mi pare un po' assurdo oltre che vietato.Ad ogni modo che altro dire: un parere tuo per questo argomento intitolato DPS?
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Ciao One_to_one,
la mia non era una critica, ma un modo di rimarcare quale differenza esiste tra un semplice consiglio (parere se preferisci) dato su un forum da persone delle quali si sconosce la competenza e l'identità, ed una consulenza effettuata da un professionista con nome e cognome. Sono due cose non paragonabili in alcun modo.
Un semplice parere può andare bene se si tiene presente il suo limite, era questo che intendevo.In merito al Dps, non essendo materia di mia competenza più di quello che ho già detto in precedenza non ho altro da aggiungere. Ma credo che valutando attentamente quanto scritto da altri, vi sia un'ottima base di partenza.
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Novità in arrivo sia proprio per chi deve redarre il dps lato ditta, sia per i consulenti veri e propri, dato che a breve dovrebbe essere inserita una sorta di figura professionale specifica che richieda certificazioni iso e specifici parametri per poter redarre il dps ed essere considerati consulenti a tutti gli effetti anche dalla legge
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@Bryan_Fury said:
Novità in arrivo sia proprio per chi deve redarre il dps lato ditta, sia per i consulenti veri e propri, dato che a breve dovrebbe essere inserita una sorta di figura professionale specifica che richieda certificazioni iso e specifici parametri per poter redarre il dps ed essere considerati consulenti a tutti gli effetti anche dalla legge
Detta così è molto generica: chi dovrebbe istituire cosa? Quando? E soprattutto da quale fonte hai preso la notizia?
Personalmente sono molto scettico al riguardo perchè la notizia viene riproposta da anni per pubblicizzare corsi e attestati rigorosamente privati e senza valore di legge.
In particolare vengono sfruttate due ISO:- la ISO 27001:2005, Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni, che non ha niente a che fare con il D.Lgs. 196/03 e non prescinde dall'adozione delle misure di legge.
- la 17024:2004, "Conformity assessment- General requirements for bodies operating certification of persons" che alcuni utilizzano per conferire il titolo di "Consulente della Privacy". Serve solo a certificare un percorso formativo deciso in piena autonomia da chi organizza il corso. Ci si potrebbe certificare anche, per esempio, la mansione di saldatore perchè certifica il metodo e non il contenuto del corso.
Per finire le ISO sono ad adozione volontaria per cui finchè non vengono recepite dal legislatore non hanno valore legale. Forse è più chiaro se si pensa alla ISO 9001.
In ogni caso grazie di aver condiviso la news. Magari stavolta la fonte è attendibile e risulta necessario provvedere.
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La fonte è l'associazione federprivacy, si parla come hai detto della 17024:2004 ma da persone all'interno mi è arrivata voce anche ora più che mai pare stia arrivando una modifica al d.lgs. mirata proprio all'istituzione della figura professionale riconosciuta.
Ovviamente come al solito sono news da prendere con le molle, ma girellando su internet ho trovato diverse voci che lo confermerebbero.
Di sicuro siamo così lontani dalla scadenza che non è possibile possano far uscire delle modifiche ora, nel caso penso lo faranno verso la fine di febbraio
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Allora niente di nuovo sotto il sole.
Sono le solite voci che girano da anni.
Dopotutto tieni presente che nella Privacy così come nella Sicurezza gli obblighi sono in capo al Datore di Lavoro quindi è virtualmente impossibile creare figure e corsi obbligatori senza di fatto togliergli responsabilità.
Non basterebbe una modifica al D.Lgs. per farlo. Ci vorrebbe una vera e propria riforma.