• User Attivo

    Potresti prendere la guida relativa al regime dei minimi presente sul sito dell'Agenzia delle Entrate.


  • User

    Si l'avevo letta, ma non avevo trovato nulla di esplicito sul buoni pasto. Mio errore, per carità....; e del mio commercialista......
    Grazie del tuo prezioso aiuto.


  • User Attivo

    Pag 32 e 33 circolare 7E del 28 gennaio 2008


  • User

    Ottimo! Grazie!
    🙂


  • User Attivo

    Leggila però, magari la interpreti in modo diverso dal mio


  • User

    Grazie Siantona del contributo.Mi fa piacere che sia emerso un aspetto non tanto affrontato.Io semplicemnte sono partito da un presupposto:a pranzo sono fuori presso i clienti.Ma perchè non considerarle spese inerenti la mia attività?Un saluto


  • User

    Domando scusa per avere "contribuito all'entropia"......
    La mia valutazione - e non sono un tecnico della materia, ma sono comunque interessato ad essa in quanto mi permette di beneficare di deduzioni cospicue - era del tutto erronea, in quanto si riferiva aduna soglia di deducibilità valida non per chi è nei minimi. Faccio ammenda......

    TheDave ha fatto benissimo a sollevare, con puntualità e circoscrizione, la questione , e Siantona ha molto opportunamente rinvenuto una soluzione.

    Un bel lavoro di equipe che fa onore a questo forum!

    Consiglierei di aggiungere una postilla al thread di guida al regime dei minimi, postilla dedicata all'argomento, e con un rimando a questo thread (spero di averci azzeccato....., ma ci siamo capiti, no?).


  • User Attivo

    Buongiorno nonalias,
    ma tu non sei in regime dei minimi?


  • User Attivo

    Buongiorno nonalias,
    ma tu non sei in regime dei minimi?


  • User

    Confermo: sono nei minimi.


  • User Attivo

    Ok..
    Buona giornata


  • User Attivo

    Ok..
    Buona giornata


  • User

    @thedave said:

    Salve a tutti,
    vorrei sapere da voi del forum se ritenete questo ragionamento giusto. Sto considerando l'eventualità di ordinare dei ticket restaurant per la mia attività di libero professionista(tutti i giorni sono fuori a pranzo).Il valore del singolo ticket è di 5 euro (per la normativa vigente si ha che "fino all'importo complessivo giornaliero di 5,29 euro è escluso da contributi previdenziali e assistenziali e non concorre a formare reddito imponibile"). Per un acquisto di 50 ticket vado a pagare complessivamente 267,28 ?(5 ?*50=250+10 ? di IVA al 4%+7,28 ? di consegna). Considerando che la somma di 267,28 diventa un costo da scaricare al 100%, per esempio su un reddito di 5000 ? invece di andare a pagare il 20 % di tasse generali, cioè 1000 ?(senza contare l'INPS per ora), andrei a pagarne il 20% di 5000-267,28 cioè 946,54 quindi con un risparmio di 53,46? sulle tasse a fronte di una spesa per l'ordine dei ticket (oltre il valore nominale degli stessi di 250 ? da poter spendere ) di 17,28. Sono giusto questi calcoli o sono entrato nel pallone ???
    Grazie a tutti quelli che mi daranno consigli.
    Un saluto

    Considera che il 20% te lo versa il tuo committente come Ritenuta d'Acconto (R.A).
    Tutto quello che ti deduci, serve a comprimere quanto tu devi pagare all'INPS (dipende se hai cassa professionale oppure no).
    Io non ho cassa professionale, e ogni 1000 euro che mi deduco nel 2010 si traducono matematicamente in 260 euro circa di compressione dei miei contributi previdenziali.
    Almeno, così la commercialista me l'ha spiegata......


  • User

    Ciao a tutti, ho letto questo interessante thread ma avrei dei dubbi a cui spero qualcuno possa rispondermi.
    Sono un contribuente minimo e spesso per lavoro sono costretto a mangiare fuori in posti sempre diversi e quindi è difficile farsi fare sempre fattura per il pasto (ristrettezza dei tempi, sgarbataggine dei proprietari appena gli chiedi la fattura ecc ecc.)
    Avevo quindi pensato di prende i ticket restaurant per comodità. Ho telefonato ad una società che procura ticket e mi hanno detto che la fattura di acquisto dei ticket è tutta deducibile al 75%.
    E qui iniziano i miei dubbi perchè so che per i contribuenti minimi le spese del pranzo legate alla propria attività sono deducibili al 100%... e quindi non capisco il 75% di cui sopra...
    Per esempio, per un carnet di 20 ticket io spendo 105,8 euro (+ 2.12 euro di commissione per la gestione della pratica) + 10% (su tot+commisione) + 7.7 euro di consegna.... tot: 126,41 euro.
    Bene, io posso subito mettere in deduzione il 75% di 126,41 euro e poi il 100% dei 105,8 euro?
    O posso dedurre solo il 75% di 126,41 euro?
    Oppure, infine, deduco solo il 100% di 105,8 euro?

    Grazie in anticipo, spero di essere stato chiaro (e scusate se ho scritto qualche castroneria :1:


  • User Attivo

    La deducibilità al 75% del costo per spese di vitto e alloggio (novità introdotta dal 2009) e del 100% dell'Iva valgono come regola fiscale generale.
    Per i contribuenti minimi invece tali costi, sempre se inerenti, sono deducibili al 100% ed Iva indetraibile.

    Per evitare eventuali contestazioni circa l'inerenza del costo potrebbe essere utile annotare sul retro della fattura la motivazione della spesa (ad esempio “trasferta presso la sede del cliente XXX”)

    Saluti


  • User Newbie

    Ciao a tutti,
    a distanza di circa tre anni dall'ultimo post in questo forum volevo sapere quali sono le regole vigenti oggi per quanto riguarda l'utilizzo dei buoni pasto. Io sono libero professionista in regime dei super minimi e lavoro quattro giorni a settimana.
    Posso acquistare un blocchetto di Buoni Pasto per utilizzarne uno ciascun giorno lavorativo e dedurne il costo al 100% con un'unica fattura?
    Perchè dovrei prendere quelli da 5.29€ piuttosto che quelli da 10€? Cosa mi cambia essendo in Regime dei SuperMinimi?
    Grazie!