Le azioni che la nostra cerchia sociale effettua quando noi condividiamo qualcosa sono un riflesso della nostra influenza.
L'influenza dunque è l'abilità a indurre azioni.
L'idea alla base di Klout è abbastanza realistica.
Se ci pensi, Gio, quando viene pubblicato un post su un tuo blog, tante persone lo ricondividono, lo commentano, fanno +1 etc. tutte azioni che dimostrano che l'opinione che veicoli è in qualche modo influente.
La cosa che non capisco di Klout è come si realizzi la sintesi di tutte queste analisi potenzialmente interessanti. Come dice Beatrice, c'è un lato oscuro che gli fa perdere credibilità.
Per me nell'algoritmo si perde ovviamente il valore umano e non rimane che un valore simbolico poco utile nel concreto.
Ok io sono il numero X influente, quindi?
Nel mio lavoro non me ne faccio niente, sono indicative piuttosto le relazioni e le interazioni che si creano quotidianamente, e su quelle mi piace fare riflessioni.
Il punteggio di Klout forse può essere un indicatore valido come spinta motivatrice personale, ma poi per far sì che chi mi segue/legge/accerchia reputi di valore le mie opinioni, i fattori in gioco e le riflessioni da fare sono altre e più di una misura delle condivisioni, commenti ecc.
In conclusione lo trovo uno strumento tonto, come dice Valerio può servire giusto per un colpo d'occhio, ma non trovo di nessuna utilità il suo contributo.
Oltretutto di recente m'ha detto che sono influente riguardo a "Mc Donald's" quindi boh proprio non lo considero, se non come un passatempo.