Mai le picconate di Cossiga si sono rivelate tanto 'buone' e 'probabili', e tanto in anticipo sui tempi, quanto in questi giorni.
Sono state lanciate delle molotov contro degli istituti bancari, e la stampa indica subito il movimento degli studenti, quelli che nel frattempo protestano contro i tagli.
Il nostro è un paese ben strano.
Sarò estremamente laico, ma non mi stupisco mica più di tanto.
Magari qualcuno ha seguito alla lettera la "cara e vecchia" strategia cossighiana, testè ribadita attraverso i media dall'ex ministro degli interni "anni'70-style".
Alimentare e produrre una strategia della tensione per poi reprimere i dissidenti facendo leva sulle preoccupazioni dell'opinione pubblica.
MA non avrei nessuna difficoltà a credere nel contrario.
E cioè che qualcuno, per incazzature e 'motivazioni' ideologicamente più o meno comprensibili o biasimabili, abbia pensato di 'dare un segnale' politico utilizzando 'questi pessimi strumenti'.
Nei limiti dei fatti accaduti, vale a dire il lancio alcuni ordigni incendiari contro alcuni istituti bancari in una determinata zona, non mi sento di poter escludere nessuna delle due prospettive.
Nulla di improbabile, per come la vedo io, nulla che l'Italia non abbia già visto in passato.
Una considerazione più generale la vorrei fare, però.
Gestire una comunità non è operazione semplice, soprattutto quando ci sono dei problemi (economici, sociali... di ogni genere).
La 'moderazione', come la 'correttezza' e 'l'onestà', dovrebbero essere i principali cardini ispiratori per comporre i diversi interessi.
Tutto il ceto politico italiano si dichiara 'moderato'.
Eppure non lo sono le politiche di volta in volta messe in campo dalle varie parti. A mio umilissimo avviso, almeno.
Le soluzioni sulla precarietà del lavoro e sulla necessità di flessibilità richiesta dal mercato non lo sono e non lo sono state, e questo credo si possa dire per entrambi gli schieramenti politici.
Entrambe le parti non si sono preoccupate di ridurre gli squilibri (er eempio quelli 'generazionali') oggi esistenti nel mercato del lavoro e più in generale nell'economia.
Entrambe le parti non sono 'moderate' quando tentano di screditare i loro avversari, o se vogliamo - detto con altre parole - di "combattere i loro nemici politici".
Certo non si può dire, del ceto politico italiano, che sia il più onesto e il più corretto del mondo.
Anche sugli stessi scandali bancari si sono dimostrati fin troppo accomodanti nei confronti degli illeciti, a fronte di un sistema economico che di tutto avrebbe bisogno tranne che degli speculatori alla Ricucci (ma tanto vale per i meno improvvisati Gaucci e compagnia bella).
Questo in un contesto sociale ed economico MOOOLTO precario, dato che negli stessi USA si parla di una crisi più grave di quella del 1929.
Per farla breve, ora come ora nel nostro paese ci si può aspettare di tutto.
Secondo me.
Fra cui il fatto che Cossiga riesca a prevedere il futuro, così come ha scritto il passato.
Ma io sono un putrido nihilista, naturalmente, quindi non faccio testo.
Abbiate pietà della mia malafede; anche per farsi 'picchiare nelle strade' occorre una certa dose di umorismo, e l'auto-ironia non guasta mai.