Ciao, saluti!... (Vado a colpo sicuro, ché tanto non puoi essere che tu.)
differenza tra staticità ed equilibrioAl riguardo posso riproporti la didascalia della FIGURA XLVIII del mio Teorema (la cui quarta edizione, ?rivista/corretta? come le altre, non tarderò settimane ad averla fra le mani: te ne invierò una copia?) Né t?ho detto ancora che esso/Teorema consta ? semplicemente! ? di centotrentadue figure: una per pagina, con didascalia ? lo constaterai. Dunque: *?*Il concetto di equilibrio perfeziona in ternario il tradizionale binario staticità/dinamicità. || Né confondo una condizione statica, pure essa in movimento ? per definizione originaria e fatale dell?Universo ? con una condizione equilibrata, raramente raggiungibile: la prima ha valore ontologico (ESSERE), la seconda valore coscienziale (ESISTERE). Né confondo una condizione dinamica e lineare (DIVENIRE) ? che ha valore matematico/cognitivo/gnoseologico/? ? con la dinamicità irradiante/luminosa che è implicita in ogni stato coscienziale. || Intanto penso, intuitivamente, che l?essere statico appartenga al movimento circolare; l?essere dinamico al movimento rettilineo, e l?essere equilibrato al movimento spirale? (Naturalmente spirale ad allargarsi!... Ché se l?intendo invece a stringersi, vuol dire ? per me ? soltanto ?addormentarmi?: anche la mia spiritualità può desiderare di addormentarsi!)?
un corpo sollecitatoUn corpo qualsiasi (ma io ho in mente me stesso, pur supponendo che mi trovi tra miliardi e miliardi di altri corpi/entità) si trova sempre, dal mio punto di vista tridimensionale, in una situazione dinamica/divenente; e seppure esso non sia sollecitato da altro da sé e, soprattutto, anche se non ne abbia coscienza. Al tempo stesso ha assegnata sicuramente ? per il semplice fatto che ?è? ? la sua circolarità statica: circolarità nel senso di compiutezza, organicità, poliedricità innumerevole e infinita; in una parola, di unità. E in questo stato (che tu forse puoi chiamare quiete ? parola che mi è ostica) vale lo stesso discorso di prima: esso/corpo è statico indipendentemente dal subire un ?turbamento? in cui azioni varie cercano di turbare il suo statodal suo esterno/dal suo interno e, soprattutto, indipendentemente ? ancora! ? dal fatto che ne abbia o non ne abbia coscienza. E al tempo stesso esso/corpo ? terz?ultima potenzialità/abbi pazienza ? è/può essere in stato di equilibrio: che non è stallo, non è immobilità, non è fissità? oppure ?dio ti ci ha messo e guai a chi ti toglie?, oppure ?io ti ci ho ficcato e un cazzottone in faccia se ti sposti?, ecc.). Ma per questo suo reale o potenziale stato di equilibrio il corpo (astrazione), un corpo (oggettivazione) o questo corpo/il mio corpo (soggettivazione) se/lo/deve/mee/riii/taaaa/reee!!! E tanto per cominciare a dir qualcosa, deve imparare ad abbandonare cinicamente la sua Fisica/gonia ed entrare gioiosamente nella mia ?Poesigonia?!
che ormai so essere equipresenti, distinte ed immiscibili Esatto! Cito? *Figura II: Altezza, lunghezza e larghezza sono misure ? o stime, o valutazioni? ? prime|elementari|semplici. || Priorità vale principio e numero. Elementarità implica composizione e necessità. Semplicità determina chiarezza e sufficienza. || Parole che non discriminano. Parole geometriche. Parole prive di conflittualità. Figura III: Altezza, lunghezza e larghezza sono misure compresenti|connesse|interattive. || Non si può ometterne una/due, aggiungerne altre, negarle a fascio; sono collegate, si completano, si integrano; interagiscono, una influenza l?altra, sono organiche. || Come gli organi del corpo umano. Come gli uomini sulla terra. Come le età della storia. Figura IV: **Altezza, lunghezza e larghezza sono misure uguali|simili|differenti. || **Uguaglianza implica generalità. Similitudine suggerisce somiglianze. Differenza distingue individualità. || Le mele nel canestro sono uguali in naturalezza; simili per forma, peso, colore; differenti nella singolarità di ciascuna. Così le nuvole nel cielo, le pecore del gregge, i libri sullo scaffale; e le idee, gli uomini, gli dèi? *
Insomma. Mi sembra che riposi in questo, in definitiva, la distanza tra un fisico di studio ed un poeta sguinzagliato (ma naturalmente il discorso lo riprenderemo)? Uno pensa e non esce dalla materia, che se la giostra in mille modi, uno più geniale e ingegnoso dell?altro: atomi ed astri, formule e macchine, uomini fisiologici ed eventi storici. L?altro non pensa ma esce dalla materia, animando energie (boh!), pesando vuoti (boh!), inventandosi numi (boh!)?
Sai che ti dico, Leonov (ma non dirlo a nessun moderatore di questo Forum e di altri): secondo me la vera degenerazione ? ormai incontrollabile a guardare le ultime odierne macellazioni indiane ? di tutta un?area/umanità collocabile grosso modo in zona Egitto/Mesopotamia e dintorni (ma anche un po? più in qua e po? più in là) è cominciata da quando hanno smesso i geroglifici ed hanno usato i numeri. Dirai: che c?entra?!! sei matto??! Certo, sono anche matto: LA matteria (con due 'ti'), UNA matteria (con due 'ti'), QUESTA matteria (con due 'ti') è pure, come ogn?altra cosa, un?entità che animo, peso, invento? Qui, mi fermo, ché rischio di rovinare il nostro buon rapporto. A presto, eu.ro
x:x (con me stesso - non farci caso)